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Immagine del redattoreDott. Maurilio Verdesca

Definiamo il disturbo ossessivo compulsivo

Nella terminologia psichiatrica si definiscono ‘’ossessioni’’ quelle idee, pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti che vengono percepiti, almeno inizialmente, come importuni e privi di senso; per esempio, l’impulso ripetuto di un genitore di uccidere un figlio amato,o pensieri blasfemi ricorrenti in un individuo molto pio.

Le ossessioni privano un individuo di moltissime energie, sottratte queste ad attività piacevoli o importanti e che ,tuttavia, risultano secondarie per l’individuo affetto da DOC. Infatti la sua priorità sembrerebbe in sostanza essere quella di verificare,controllare.

In tutte le culture studiate i pensieri ossessivi riguardano soprattutto la contaminazione, l’ordine, aggressioni e argomenti sessuali o religiosi.

Spesso -non sempre- sono accompagnate da compulsioni, comportamenti ripetitivi eletti come rituali atti a eliminare a prevenire il malessere o una situazione temuta.

Il soggetto si sente costretto ad agire suddette azioni irrazionali o stereotipate, vissute come una forza che attrae e spinge in maniera molto forte, dalla quale morsa pare non si abbia - apparentemente - alcuna via di scampo.

E’ come se la sua vita, la sua salvezza, le sue certezze scaturissero tutte da quei rituali.

Talvolta il soggetto potrebbe rendersi conto dell’insensatezza dei suddetti, ma non nei momenti di ansia acuta. Difatti, è proprio l’ansia che si pone alla base dei DOC convincendo il soggetto, avvolto dalla confusione e dalla nebbia, della fondatezza delle sue “fantasie’’.

I “Doccati’’ sono lucidissimi in tutte le aree non connesse al tema che li preoccupa.

La vittima è invischiata in un circolo vizioso che altro non può che reificare sé stesso, ma non se ne parli: Il Doccato vuole ora (subito!) una verità, una certezza, e a tutti i costi. Ciò non fa altro che confondere.

D’altronde,cercare freneticamente sul fondale del mare (addirittura, stando al caso, in tempesta) alzerebbe solo sabbia!

E’ un paradosso? Bene, fa esattamente questo il soggetto sofferente.

Convincendosi di verità, che tutto significano eccetto il contenuto con cui “si esprimono’’.

Ma attenzione! Esistono diverse terapie validissime per affrontare e gestire questi disturbi. Le elettive risultano essere, in concomitanza con la terapia farmalogica:

-Terapia cognitivo comportamentale;

-Terapia Breve Strategica;

-Ipnosi

-Terapia psicodinamica

Spesso, per chi ne soffre, passato e futuro sembrano indelebilmente segnati.

Periodi di forte stress e responsabilità producono incertezze e ,lo sappiamo tutti, i dubbi sposano l’ansia.

In realtà il contenuto temuto si rivela quasi sempre tutto fumo e niente arrosto.

La soluzione esiste! Non compulsate, fate: rivolgetevi a un professionista!


Dott. Maurilio Verdesca - Psicoanalitica_Mente






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