La complessita’ dell’amore
Nel vissuto amoroso si crea uno spazio condiviso,
che in nessun modo si ritroverebbe in maniera simile da qualche altra parte nel mondo, in quel contempo.
Dicasi ciò per via della struttura unica ,per definizione, dei due ‘’costituenti’’ stessi che lo caratterizzano.
Tale inter- spazio nasce né all’esterno né all’interno dei corpi;
Anzi, è un confluire relazionale che investe l’ambiente più prossimo senza mai coincidere con un luogo o punto del corpo preciso.
Perfino una stanza può farsi carico di pochi significanti del tutto totalizzanti,
capaci di coordinare lungo dimensioni sintoniche la coppia coinvolta:
Di farle perdere la testa,il senno e la ragione!
In sostanza, il mondo, si riconfigura in un ambiente fisicamente meno ampio,
qualcosa di più limitato ma di virtualmente iper-esteso:
Un nuovo sotto-sistema di senso viene utilizzato per legittimare la legalità dei contrattuali.
Fino a quando la coppia attinge da questa legge canonica: tutto è possibile.
Alterazioni o oscillazioni di questo processo,tuttavia, più o meno controllate rendono possibile una certa co-operazione fra una legge seconda\personale e la legge di coppia.
La distanza che intercorre fra il sistema di significato di ognuno dei due e la legge di coppia è direttamente proporzionale alla bontà di adattamento futura.
Alla luce di questo, da questo gioco di forze si creano danze interattive praticamente irripetibili,inoltre, la cronicità di questo processo è assicurato: esso agisce sopratutto, nell’assenza di uno dei due partecipanti.
Questo permette alla coppia di restare in qualche modo insieme aldilà del reale.
Di mancarsi e di cercarsi.
A patto che, come qualunque altra ‘’passione’’ (un’abitudine molto forte, basata su valori) la virtù amorosa deve essere nutrita, ossia, deve portare -in linea generale- dei vantaggi tanto per il singolo membro quanto per la coppia: in caso contrario, il focus si sposterebbe sulla legge ‘’interna’’(della persona) , su eventuali parti non legittimate consensualmente e allora il divario si presenterebbe maestoso, la frattura esisterebbe.
A sua volta la legge interna\personale interscambia la sua validità con una terza (la sociale), ossia tutto ciò che è fuori dalla coppia e da sè.
Dall’equilibrio di questi tre piani (legge di coppia,personale,sociale) dipende l’andamento e il destino dei partner, o meglio ancora, l’originalità della storia ricalca la funzione dei citati.
Tanto più grandi sono le porzioni di mondo ‘’escluse’’ dalla legge bipersonale (coppia) tanto più la coppia resta intimamente connessa e regolata da una legge condivisa unica. Si sa però che questo potrebbe portare verso direzioni non-lineari, non prevedibili e non ottimali.
E’ per certi versi, questa,la relazione d’amore, una nuova (micro) società ristretta, in cui teoricamente tutto è da scriversi.
Questa è la complessità dell’amore, a parer mio.
Questo è il rischio più bello che esista!
Dott.Maurilio Verdesca - Psicoanalitica_Mente
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